Beatrice donda
Latte
Latte
Il latte come fluido umano della crescita, l'energia vitale primordiale, desiderio innato e puro, primo carburante del nostro motore, introduzione liquida a un rituale - la nutrizione - che plasmerà le azioni e le abitudini future, i processi di acquisizione e sedimentazione, il nostro intero modo di vivere nel mondo.
Cosa vuol dire nutrire con il proprio corpo un altro essere umano?
Cosa vuol dire essere nutriti da un altro essere umano?
385.000 donne danno la luce ad un nuovo essere umano ogni giorno
L'opera "latte" riflette sul significato di essere madre senza esserlo mai stato.
Osservato dal punto di vista di un essere umano che non ha mai donato la vita.
Ciò su cui l'opera vuole soffermarsi è la tensione tra il voler diventare madre e il voler essere ancora allattati, l'essere accompagnati nel mondo per costruire il proprio senso di identità. Un desiderio di recuperare quella sensazione di protezione data dall'attaccamento al seno materno.
La Madonna della Pinna
La celebrazione della "Madonna della Pinna", nota anche come Madonna del Latte, è un evento significativo nel Cilento, celebrato durante la festa dell'Ascensione. Secondo le accezioni cristiane, questo momento commemora l'ascensione di Gesù al cielo dopo la sua risurrezione, simboleggiando il distacco e lo svezzamento dalla terra e il conseguente passaggio nel regno dei cieli.
Da questa simbolica rappresentazione si sviluppa la tradizione della distribuzione del latte, un autentico rituale propiziatorio per porre il gregge alla protezione celeste. Il latte era inizialmente destinato alle persone meno fortunate, consentendo loro di nutrire i propri figli, e successivamente condiviso con tutti gli altri come atto di celebrazione in onore della Madonna.
La performance
La performance è caratterizzata da una sedia, un tavolo, una brocca di latte e 31 tazzine.
La performance prende avvio con la mia azione di colmare le tazzine riposte sul tavolo con il latte contenuto nella caraffa. Ognuno di questi piccoli contenitori rappresenta un diverso avvenimento nella mia vita. Una volta terminato questo processo, mi avvicino al pubblico, prendo mia madre per mano e la faccio accomodare sulla sedia. Inizia quindi un percorso rituale che mi porta dal tavolo alla sedia, consegnando a mia madre una ad una le tazzine contenenti il latte. Questo gesto simbolizza la restituzione di quanto mi è stato donato nel corso dei miei 31 anni. Tale atto si svolge in un contesto di tensione, poiché riflette la mia ambivalenza nel restituire il latte, simboleggiando la paura del distacco tra madre e figlia. La paura di essere a mia volta madre. Lei accoglierà le tazzine tra le sue mani e ne berrà il contenuto. Ogni qualvolta finirà di bere appoggerò la tazza a terra creando così un cordone composto dalle tazze disposte sul pavimento. Questo gesto non solo riempirà lo spazio tra me e lei, ma simboleggerà anche la creazione di un nuovo legame, non più centrato sulla "nutrizione" di un individuo, ma piuttosto su una nuova connessione, e l'evoluzione di un essere umano da ricevente a donatore. Da figlia a madre.
Video installation
Sulla parete retrostante emerge la figura della Madonna della Pinna, grazie a un video d'archivio registrato a Sant'Angelo a Fasanella (SA) l'8 maggio 1993 durante la processione in onore all'Ascensione. Il filmato presenta un'immagine della Madonna sovrapposta al cielo azzurro di Sant'Angelo che per l'occasione viene animato da un esplosivo spettacolo di fuochi d'artificio.
Audio installation
Due altoparlanti posizionati ai lati dell'area espositiva diffonderanno una registrazione di una poesia dedicata a mia madre e al latte contenuta nelle pagine del mio libro intitolato "Not a Cookbook". Diversamente dal libro, in questa occasione la poesia verrà scomposta, ricomposta in varie forme e sovrapposta al suono dei fuochi d'artificio presenti nell'installazione video.
